Cosa fare e cosa non fare: come servire correttamente i vini pregiati
Servire correttamente i vini pregiati può sembrare semplice, ma richiede attenzione e qualche accortezza. Per questo, abbiamo raccolto alcuni semplici consigli per valorizzare ogni sorso e rendere speciale ogni brindisi: dalla temperatura ideale al bicchiere giusto, fino all’apertura perfetta.
La scelta del cavatappi è di fondamentale importanza per iniziare con il piede giusto, non tutti i vini si aprono allo stesso modo.
Per gli spumanti (come il nostro Prosecco Superiore DOCG): niente cavatappi! Basta rimuovere la gabbietta metallica, tenere il tappo saldamente e farlo ruotare delicatamente. Il segreto è aprirlo senza “botto”, per conservare eleganza e perlage.
Per i vini fermi con tappi in sughero tradizionali: il miglior alleato è il cavatappi a doppia leva, perfetto per una rimozione sicura, soprattutto su bottiglie giovani o di pronta beva.
Per i vini rossi più invecchiati, con tappi delicati: meglio optare per un cavatappi a lame (tipo Ah-So), ideale per evitare che il sughero si rompa o si sbricioli.
Per un servizio veloce in occasione di eventi o aperitivi: il cavatappi ad ala è la scelta pratica e sicura, ottimo per le bottiglie da servire in rapida successione.
Ogni bottiglia merita di essere trattata con cura, e il servizio inizia proprio da qui: con gli strumenti giusti, ogni brindisi è un piacere.
Cosa fare se il tappo si rompe?
Capita anche ai più esperti: durante l’apertura, il tappo può rompersi e rimanere incastrato nel collo della bottiglia. Ecco come affrontare la situazione:
Prova a recuperarlo
Inserisci delicatamente il cavatappi nella parte rimasta e tenta di estrarlo con cautela. Funziona… circa il 50% delle volte, anche per i sommelier!
Se il tappo cade nel vino
Nessun panico: filtra il contenuto con un setaccio fine o un filtro da vino, versandolo direttamente in una caraffa.
Prima di servire, assaggia!
Se il tappo era danneggiato da tempo, il vino potrebbe aver subito alterazioni. Meglio un piccolo assaggio per verificare se è ancora piacevole da bere.
Con un po’ di attenzione, anche un imprevisto può trasformarsi in un elegante gesto di servizio.
La temperatura perfetta per ogni calice
Servire il vino alla temperatura corretta è il primo passo per valorizzarne profumi, sapori e struttura. Un vino troppo freddo può risultare piatto, uno troppo caldo può enfatizzare l’alcol.
- Vini bianchi e rosati leggeri e giovani: 8-10 °C
- Vini bianchi e rosati più strutturati (soprattutto affinati in legno): 10-12 °C
- Vini rossi delicati e a basso contenuto di tannini (es. Borgogna): 12-14 °C
- Vini rossi corposi e strutturati: 16-18 °C
- Vini spumanti (prosecco, champagne): 6-8 °C
Un trucco da sommelier: meglio servire il vino leggermente più fresco della temperatura ideale. Nel bicchiere si scalderà in pochi minuti, sprigionando al meglio i suoi aromi.
Congelatore: sì o no per raffreddare il vino?
Ti è mai capitato di avere ospiti assetati e una bottiglia di vino ancora a temperatura ambiente? Se sei in un ristorante, il sommelier sa cosa fare: secchiello con acqua, ghiaccio e un pizzico di sale. L’acqua favorisce la trasmissione del freddo e il sale abbassa ulteriormente la temperatura, raffreddando la bottiglia in pochi minuti.
Ma a casa? Se ti manca un secchiello o abbastanza ghiaccio, puoi ricorrere al congelatore, ma con cautela!
Una bottiglia di vino bianco impiega circa 30 minuti per passare da 21°C alla temperatura ideale. Per gli spumanti, servono 5-10 minuti in più, vista la maggiore robustezza del vetro.
Attenzione: se il vino si raffredda troppo, possono comparire i cosiddetti cristalli di tartrato. Non preoccuparti, sono innocui! Il vero rischio è dimenticare la bottiglia nel freezer: il vino si espande congelandosi e può farla esplodere.
Consiglio pratico: imposta un timer o un promemoria. Bastano pochi minuti per passare da “fresco al punto giusto” a “disastro nel freezer”!